I miei anni a Cortemaggiore
A Cortemaggiore ho vissuto la magia della mia adolescenza.
Tornavo, era come andare in paradiso.Partivo,ogni volta uno schianto.
Vivevo altrove, ma i miei amici erano tutti a Corte. Nel tempo della vita in cui gli amici sono sponde da cui scrutare nuovi orizzonti o ripari nelle tempeste. La domenica mattina ci radunavamo sul sagrato della chiesa. Chi usciva da messa, chi arrivava forse da casa. Passavamo lunghi pomeriggi e intere serate a chiacchierare : all’Oratorio dove si formava il tavolo e si aggiungevano tavoli allargandosi la compagnia, sulle panchine della piazza o dei giardini e sempre a parlare, scherzare , ridere di non so più cosa per ore ed ore.
Poi arrivarono gli anni delle feste che organizzavamo perché fossero perfette. Ballavano a ritmo della discomusic o dei lenti che si aspettavano sperando poi con trepidazione che proprio quel lui ci invitasse a ballare. Ecco, il paradiso! Ricordo il salone dell’Oratorio a Capodanno nella penombra delle luci psichedeliche con G. e K. che, ammiratissimi, interpretavano More than a Woman a leggeri passi di danza. Poi tutti insieme e a coppie YMCA dei Village People. Il primo gennaio la festa continuava nel pomeriggio, per finire bibite e panettoni e perché ciò che si fa il primo dell’anno
si farà poi tutto l’anno.
Quegli anni sono scolpiti nella mia memoria .Intrisi di emozioni. Indelebili.
Silvia Mancinelli